Per 4 persone:
12/16 Filetti di Sarde freschissime, squamate, sventrate, aperte a libro senza la testa ma con la coda
1 arancia, di cui metà spremuta
6 Foglie di alloro
Per il ripieno:
70 gm di pane grattato
25 gm di caciocavallo o pecorino grattugiato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio o un pò di cipolla grattugiata
30 gm di uvetta sultanina (di Corinto)
30 gm di pinoli
2 filetti di acciughe sottolio
2 cucchiai di vino bianco
Olio extra Vergine di oliva
Sale di Mare
Lavare ed asciugare i filetti di sardine.
In una padella riscaldare 2 cucchiai di olio di oliva con l’aglio e/o la cipolla grattugiata, sciogliere le acciughe con l’uvetta. Aggiungere il pane grattato ed il resto degli ingredienti, il vino e la buccia grattugiata di mezza arancia. Salare e pepare a proprio gusto.
Adesso, farcire le sarde secondo due tradizioni. Quella palermitana o quella catanese nella fotografia.
Nel Palermitano le sarde vengono riempite con il pane grattato, arrotolate ad involtino, poi messe in una teglia da forno una accanto all’altra con la codina verso l’alto cosi da imitare il Beccafico, l’uccello dalle carni delicate da cui prendono il nome.
Intercalare ogni involtino con un quarto di fetta di arancia e una foglia di alloro, irrorare con un pò di olio, il succo dell’arancia ed eventuale pan grattato condito rimasto.
Nella versione della Sicilia orientale, invece, le sarde sono riempite a libretto cosi da ricreare la forma del pesce.
Cuocere in forno a 180°C per circa 12 minuti.
Servire tiepide come secondo o antipasto.